First-Party Data vs Zero-Party Data: le differenze e come possono essere raccolti
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Con la tecnologia digitale e la crescente presenza sui social, i dati sono diventati parte integrante delle operazioni sportive, sia sul campo da gioco sia per quanto riguarda il coinvolgimento dei tifosi. I dati consentono alle squadre, alle leghe e alle organizzazioni sportive di ottenere informazioni sui propri tifosi e di prendere decisioni migliori quando si tratta di marketing, promozioni e contenuti mirati.
First-party data e zero-party data possono svolgere un ruolo cruciale nello sport. Ma prima di tutto, che cosa si intende per first-party e zero-party? Qual è la differenza e come vengono utilizzati nello sport?
Di seguito analizzeremo cosa sono first-party e zero-party data, come possono essere utilizzati nello sport e delineeremo i vantaggi e le sfide che ne conseguono.
First-Party data
I first-party data sono informazioni raccolte direttamente da squadre, leghe o organizzazioni sportive. Possono includere dettagli come la registrazione online con nomi utente, dati commerciali nel caso in cui un tifoso ha acquistato biglietti o merce e risultati di sondaggi. Tali dati possono essere raccolti quando i tifosi interagiscono con le entità sportive su siti web, social media o tramite portali di acquisto.
I dati raccolti possono essere utilizzati per comprendere il comportamento dei tifosi online, le loro preferenze e persino i loro interessi. Possono anche essere utilizzati per creare esperienze personalizzate per i clienti, come promozioni e offerte mirate.
Zero-party data
Gli zero-party data sono dati condivisi volontariamente dai fan e possono avere un livello personale più elevato rispetto ai first party. Che cosa significa? Possono includere informazioni come i giocatori e gli atleti preferiti, il modo in cui i fan preferiscono guardare gli sport, la loro provenienza se l'organizzazione sportiva ha una base di fan globale e molto altro ancora. Questi dati possono essere raccolti tramite indagini, sondaggi e altre forme di feedback diretto dei clienti, compresi giochi e attivazioni.
Inutile dire che sono in grado di fornire informazioni più approfondite sulle preferenze dei fan rispetto ai first party data. Consentono alle organizzazioni sportive di comprendere meglio i fan e, così facendo, di creare esperienze personalizzate per ogni singolo fan. Questi dati possono anche essere utilizzati per creare promozioni e offerte mirate in base alle preferenze degli utenti.
osTACOLI ALLA RACCOLTA DEI FIRST E ZERO-PARTY DATA
I dati dei tifosi forniscono informazioni preziose per le organizzazioni sportive, ma mettere le mani su questi dati può essere complicato, soprattutto con le nuove normative sulla privacy e il GDPR. Per questi motivi, è fondamentale raccogliere le informazioni direttamente dalla fonte. Ma come si fa ad aver accesso ai dati first-party e zero-party?
Creare continuamente sondaggi e campagne di marketing per generare feedback può essere un processo lungo ed estenuante, sia per i team di marketing che per i fan. Quante volte un fan può valutare la propria esperienza o rispondere a sondaggi di feedback prima di annoiarsi? Quanti sondaggi può pubblicare un content creator senza avere la sensazione di ripetersi?
Inoltre, la raccolta di zero-party data richiede la creazione di un rapporto di fiducia e di relazioni con i fan, molti potrebbero essere infatti riluttanti a condividere le loro informazioni personali con le squadre e le leghe.
Usare attivazioni per coinvolgere e costruire relazioni
Semplici attivazioni gaming possono essere molto utili per costruire un rapporto con i fan, generare coinvolgimento e raccogliere dati preziosi. Queste attivazioni possono includere un breve gioco di pronostici, ad esempio su chi vincerà la partita, o una versione digitale di un gioco di memoria in cui i fan devono abbinare le immagini dei loro giocatori preferiti.
Questi piccoli giochi, che possono essere modificati e aggiornati in modo che ognuno sia diverso e coinvolgente, sono un’ottima occasione per coinvolgere i fan su base regolare e ripetutamente, attraverso i social media, le app di proprietà e i siti web.
Ma dove si colloca la raccolta dei dati? I fan rispondono volontariamente a domande su se stessi prima di giocare a questi giochi. Le domande possono riguardare il luogo di residenza, il giocatore preferito, il luogo in cui guardano le partite, lo spuntino preferito da mangiare mentre si guarda la partita e tutto ciò che può aiutare i team di marketing sportivo a conoscere i propri fan.
I dati sono già una risorsa essenziale per lo sport. Le organizzazioni sportive non possono più ignorarne l'importanza e devono imparare a raccogliere correttamente questi dati, che consentiranno loro di costruire relazioni durature con i fan, di migliorare le attività di marketing e persino di creare nuovi revenue stream, utilizzando gli analytics in sinergia con sponsor e partner.
Grazie all’utilizzo di metodi di raccolta dati migliori e coinvolgenti, le organizzazioni sportive possono ottenere una migliore comprensione dei loro fan e ottimizzare l'esperienza complessiva che riguarda il loro brand.