Alla base del successo della Run Rome The Marathon c’è l’esperienza e la visione di Infront nella gestione e valorizzazione di eventi sportivi, non limitandosi all’organizzazione operativa della maratona, ma svolgendo soprattutto un ruolo strategico per rendere l’evento un’occasione per la creazione di valore economico, sociale e culturale per Roma e il territorio.
Dalla gestione dei diritti marketing alla produzione televisiva, passando per le strategie digitali e l’integrazione di iniziative sostenibili, Infront ha sviluppato un approccio completo che mette al centro atleti, tifosi e partner. Questo impegno ha contribuito a portare la Run Rome The Marathon da evento locale a manifestazione di riferimento internazionale.
La Run Rome The Marathon rappresenta un caso emblematico di come un grande evento sportivo possa trasformarsi in un volano per l’economia, il turismo e la socialità. Secondo la ricerca condotta dall’Università Sapienza, l’edizione 2024 ha generato un indotto economico di 50 milioni di euro e coinvolto 20.000 partecipanti alla maratona, con un totale di 40.000 corridori considerando anche la staffetta e la Fun Run. I numeri previsti per il 2025, anno del trentesimo anniversario e del Giubileo, sono ancora più importanti: 60.000 partecipanti e un flusso di 120.000 visitatori, con un impatto economico stimato di oltre 75 milioni di euro.
La ricerca evidenzia i motivi principali per cui i runner scelgono Roma: la bellezza del percorso (52%), il piacere di competere (40%), l’atmosfera unica (38%), la sfida personale (36%) e, per il 17%, l’opportunità di visitare la città. Questi elementi fanno della capitale un contesto ideale, che Infront ha saputo valorizzare con strategie innovative. I partecipanti si dividono tra esperti (33%) e neofiti (67%): i primi, con oltre sei maratone all’attivo, hanno un’età media superiore ai 50 anni (57%) e si concentrano sulla socialità e sulle esperienze culturali, mentre i secondi, più giovani (56% tra i 36 e i 50 anni), sono motivati dalla performance sportiva. Entrambe le categorie contribuiscono all’indotto economico attraverso spese legate a trasporti, alloggi e attività turistiche.
L’impatto turistico è significativo: l’80% dei partecipanti è internazionale, con soggiorni che vanno da tre notti a una settimana e una spesa individuale tra i 500 e i 5.000 euro. Il 73% dei visitatori sceglie B&B o strutture fino a tre stelle, il 16% opta per hotel di lusso, mentre l’11% si affida a ospitalità privata. Le principali nazionalità rappresentate includono Francia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti.
Grazie al percorso unico della maratona, descritto come “un museo a cielo aperto”, Roma diventa il palcoscenico ideale per un evento che unisce sport, cultura e turismo. Infront contribuisce a massimizzare l’impatto turistico attraverso strategie innovative che promuovono il territorio e le sue eccellenze. La bellezza del percorso diventa il punto focale di una promozione digitale avanzata e di un racconto emozionale sui social media, capace di attrarre pubblico internazionale. Grazie a partnership strategiche e alla collaborazione con le realtà locali, Infront non solo sostiene il sistema turistico e culturale, ma potenzia l’impatto economico della manifestazione: la partecipazione di accompagnatori, spesso coinvolti in esperienze collaterali, e la capacità di rendere l’evento un’icona per atleti e spettatori da tutto il mondo completano un quadro che conferma la Maratona di Roma come appuntamento di riferimento nel panorama sportivo internazionale.
L’impegno di Infront va oltre l’organizzazione dell’evento. Attraverso la collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, la Run Rome The Marathon è diventata un laboratorio per lo studio dell’impatto economico, sociale e ambientale degli eventi sportivi. Questo approccio ha permesso di sviluppare strategie mirate alla sostenibilità, dalla riduzione dei rifiuti al risparmio delle risorse idriche.
L’evento ha anche un forte impatto sociale: il 38% dei cittadini romani ha partecipato attivamente, il 21% ha assistito come spettatore e il restante 41% lo ha vissuto come occasione di convivialità. Per molti romani, la maratona rappresenta un momento di riappropriazione degli spazi urbani, promuovendo senso civico, aggregazione e valori di salute e benessere. Nonostante le preoccupazioni per la viabilità, l’evento è accolto positivamente per il suo contributo all’immagine internazionale della città.
Infront crede nel valore dello sport come strumento di aggregazione e benessere, e lavora per rendere la maratona un’esperienza significativa non solo per i partecipanti, ma anche per la comunità romana. L’evento è percepito come un momento di convivialità e appartenenza, capace di rafforzare il legame tra cittadini e territorio.
Dal punto di vista ambientale, Infront lavora per ridurre l’impatto della manifestazione, adottando pratiche sostenibili per minimizzare i rifiuti e ottimizzare l’uso delle risorse idriche ed energetiche. Grazie a questa visione integrata, Run Rome The Marathon è diventata un modello di sostenibilità, generando un’eredità positiva per Roma e il territorio circostante.
Con il trentesimo anniversario e il Giubileo alle porte, il 2025 rappresenta una tappa fondamentale per consolidare la Run Rome The Marathon come appuntamento di riferimento internazionale. Questo è possibile anche grazie alla nostra esperienza come partner di due delle 7 Abbott World Marathon Majors (Berlino, Sydney): siamo infatti in grado di avere una gestione strategica e integrata, innovando e valorizzando l’evento e rafforzandone l’impatto economico. Come Sydney, che grazie al nostro impegno e determinazione, è diventata la settimana major e come Cape Town e Shangai che sono candidate a entrare anch’esse nel circuito delle più importanti e prestigiose maratone mondiali, Roma guarda a questo traguardo, conscia che l’obiettivo è ambizioso. Oggi il primo step da consolidare è chiaro: trasformare la Run Rome The Marathon in un’occasione per creare valore duraturo, promuovendo sostenibilità, innovazione e coinvolgimento. La Run Rome The Marathon non è solo una gara, infatti, ma un esempio concreto di come lo sport possa essere un motore di cambiamento positivo.